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di Francesca Paola Comolli
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ANIHCCAM MOTION


 

 
CASA D’ARTE FUTURISTA DEPERO
ANIHCCAM MOTION
Dopo il successo internazionale ottenuto nel 2010 dalla versione digitale dei Balli plastici (1918), il professor Franco Sciannameo e i suoi alunni dell’istituto di studi avanzati d’arte elettronica hanno presentato, per la prima volta, a Casa d’Arte Futurista Depero il balletto meccanizzato Anihccam del 3000.
 
Fortunato Depero progettò Anihccam del 3000 insieme al compositore barese Franco Casavola nel 1924, per tornare alla ribalta dopo l’insuccesso di Chant du Rossignol.
Per la prima volta, in quello spettacolo, Depero abbandonò le sue care marionette per far recitare veri attori travestendoli da locomotive. I due umanoidi si contendevano, a suon di passi di danza, l’amore di un ignaro capostazione, senza giungere però a decretare un vinto ed un vincitore.
A testimonianza dello spettacolo teatrale futurista rimangono un poster e un bozzetto della scenografia, conservati nella collezione permanente del Mart, dai quali il docente della Carnegie Mellon University di Pittsburg e il suo collega Don Marinelli, hanno estrapolato il soggetto ideato da Depero per crearne una versione il più fedele possibile.

 
il professore Franco Sciannameo e Nicoletta Boschiero durante la presentazione.

Attraverso tecniche cinematografiche e d’animazione, disegni 3D costruiti sull’immaginario futurista e grazie a strumenti di rilevazione del movimento – motion capture – applicati a ballerini professionisti, il team di studenti dell’Entertainment Technology Center (ETC), coordinati dai due docenti, hanno prodotto in un solo semestre la loro variazione sul tema.
Su richiesta di Sciannameo il gruppo di lavoro, composto da Noah Alzayer, Chengfu Chen, Kan Dong, Steven Kones, Maria Tartaglia, Mohit Sadhu, Paola Soriano, MZ Zhang, ha dato forma ad un’interpretazione della storia totalmente personale.
Il video digitale Anihccam del 3000 non racconta più la storia di due locomotive che lottano tra loro per ottenere l’amore del capostazione ma quella dell’amore che le unisce.
Il video si sviluppa attraverso tre momenti fondamentali: il primo è quello della partenza delle due locomotive da una stazione del futuro, ricavata da schizzi di Sant’Elia e accompagnato dalle musiche di Luigi Russolo; il secondo è il viaggio percorso dalle due locomotive attraverso paesaggi pastorali, identici a quelli dipinti da Depero, cullate come in una danza da musiche di Stravinski; e l’ultimo è il momento in cui le due locomotive, arrivate alla stazione di destinazione, subiscono una metamorfosi in umanoidi seguita da un balletto a due su musiche di Delibes.


Alla proiezione, avvenuta mercoledì 2 maggio nelle sale espositive della casa deperiana, ha fatto seguito l’illustrazione dei processi di lavorazione alla base del video da parte del team e un dibattito, aperto al pubblico di più o meno giovani presenti in sala, sulle altre possibili interpretazioni della storia del genio futurista.
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INFO: CASA D’ARTE FUTURISTA DEPERO
Via dei Portici, 38
38068 Rovereto (TN)
T. +39 0464 431813
web: www.mart.tn.it


Francesca Paola Comolli
Pubblicazione 10 Maggio 2012




Foto: Gianluca Vassallo
Francesca Paola Comolli
Francesca Paola Comolli, laureata in Storia dell’Arte al Dams
di Bologna nel 2009 ed in Comunicazione e Organizzazione per l’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 2012, collabora con alcune testate web scrivendo recensioni ed articoli di approfondimento sull’ambito artistico. Negli anni di studio ha compiuto esperienze formative presso gallerie e musei italiani ed ha avuto modo di organizzare la mostra “The Nest” alla Fondazione Maimeri di Milano nel luglio 2011.
 

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