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a cura di Aurora Tamigio
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68. Mostra Internazionale d'Arte
Cinematografica della Biennale di Venezia.
TRA NOSTALGIE, GRANDI NOMI
E SPERIMENTAZIONI:
A VENEZIA
IL CINEMA IN CERCA D’AUTORE.



 

 

 
 

68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
TRA NOSTALGIE, GRANDI NOMI E SPERIMENTAZIONI:
A VENEZIA IL CINEMA IN CERCA D’AUTORE.

 
Anche quest’anno tra parate di star, sfilate di comparse, grandi presenze ed esordi si è aperta a Venezia, lo scorso 31 agosto, la 68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
 

Nonostante il parere del direttore Marco Müller, che punta a riproporre i grandi del cinema del passato («Può capitare che cineasti scomparsi da decenni risultino più “contemporanei” di altri che sono attivi oggi. È di “contemporanei maggiori” come Roberto Rossellini e Nicholas Ray che abbiamo ancora bisogno, per riuscire a capire il mondo del 2011 e a pensare il cinema meglio di quanto invece accada con altri registi più “attuali”»), Venezia impone, insieme a nomi già noti, quelli di registi esordienti e, insieme a pellicole destinate al successo di botteghino, esperimenti creativi più o meno degni della qualifica di artistici.

 
Nella giuria della 68. Mostra del Cinema di quest’anno sono presenti registi come Darren Aronofsky (Il cigno nero), Todd Haynes (Lontano dal paradiso), Mario Martone (Noi credevamo), musicisti come David Byrne, attrici come Alba Rohrwacher.
Ha aperto il festival l’attesissimo Le Idi di marzo, quarto film diretto da George Clooney, storia della crisi morale di un giovane esperto di comunicazione durante la campagna elettorale di un candidato democratico alla presidenza. Le Idi di marzo, con protagonisti lo stesso Clooney e il giovane Ryan Gosling (The Believer), è tratto dalla piece teatrale Faragut North di Beau Williams, co-sceneggiatore del film insieme a Clooney e Grant Heslov. Ancora ispirato ad un testo teatrale (quello di Yasmina Reza, Il dio della carneficina) è l’ultima fatica di Roman Polanski, Carnace: un cast di stelle (Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz) regge una commedia che esamina i rapporti sociali tra famiglie e tra genitori e figli. Il film che ha raccolto finora il maggior successo mediatico è A Dangerous Method di David Cronenberg - con Keira Knightley, Viggo Mortensen, Michael Fassbender, Vincent Cassel - storia di Sabina Spielrein, la donna che Freund e Jung si contesero come paziente.
 
Il cinema italiano si conquista quest’anno un posto d’onore sul red carpet.
 
Il prossimo 9 settembre sarà assegnato al regista italiano Marco Bellocchio (L’ora di religione, Buongiorno notte) il Leone d'oro alla carriera 2011. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Marco Müller. La consegna del Leone d’oro avverrà nella Sala Grande del Palazzo del Cinema - quest’anno splendente dopo il restauro - dalle mani di Bernardo Bertolucci. A seguire sarà presentata – fuori concorso - la nuova versione di Nel nome del padre (1971).
 
Tra i film in concorso invece sono attesissimi l’ultimo lavoro di Emanuele Crialese, Terraferma, insieme al film di Cristina Comencini, Quando la notte, e alla visionaria opera di esordio di Gian Alfonso Pacinotti, Gipi per chi s’intende di fumetto, L’ultimo terrestre.
Il cinema italiano è anche protagonista nelle altre sezioni di Venezia, a partire da Controcampo, rassegna ideata nel 2009 dal direttore Muller per dare una vetrina al nostro cinema. All’interno di questa Alessandro Piva presenta Pasta Nera, ricostruzione documentaria della sconosciuta storia di un gruppo di militanti politiche di sinistra, guidate dalla dirigente comunista Teresa Noce, che nel dopoguerra di impegnarono a salvare dall’abbandono e dalla povertà migliaia di bambini del Mezzogiorno facendoli ospitare da volenterose famiglie emiliane. In giuria per questa sezione, insieme al presidente Stefano Incerti, Aureliano Amadei e Cristiana Capotondi.

 
La nostalgica sezione Orizzonti 1960-78, che presenta una retrospettiva sul cinema italiano di ricerca tra anni ’60 e ’70, offre un importante omaggio a Carmelo Bene e al suo Hermitage (1967): nella stanza 805 dell’Hotel Hermitage, si svolgono le performance dell’attore, slegate dall’ambiente circostante e fortemente egocentriche, almeno finchè non entra in gioco la presenza-assenza di una sconosciuta ospite della stanza 804. La prova di Bene nasceva come un esperimento di asservimento della tecnica cinematografica all’azione teatrale, “una prova di obiettivi”, come egli stesso la definì. Eppure nel gioco di citazioni e intertestualità già si scorgono forme che saranno proprie del cinema underground.
 
Orizzonti, rassegna in cui si promuovono le nuove correnti del cinema mondiale, presenta l’opera di Yuri Ancarani, Piattaforma Luna, storia di sei sommozzatori sospesi per settimane tra il fondo del mare e la camera iperbarica, durante un’operazione sulla piattaforma Luna. Il film ha per produttore Maurizio Cattelan alla sua prima esperienza cinematografica. Presidente della sezione è il cinese Jia Zhangke, giurato insieme a Stuart Comer (curatore della sezione film della Tate Modern di Londra), Odile Decq, Marianne Khoury e Jacopo Quadri.
 
Tra i Fuori Concorso, si segnala Tahrir 2011 degli egiziani Tamer Ezzat, Ayten Amin, Amr Salama, documentario sui 18 giorni di rivoluzione che in questo 2011 hanno cambiato l’Egitto. I tre registi raccontano tre storie diverse in tre capitoli dal titolo Il Buono, Il Cattivo e Il Politico, dove si narra del coraggio della piazza, dell’ambiguità delle forze dell’ordine e si offre un ritratto inedito dell’ex presidente Hosny Mubarak.
Oltre alle proiezioni già citate, la Settimana Internazionale della Critica presenta una rassegna di 7 film - opere prime - autonomamente organizzata da una commissione nominata dal SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici), mentre le Giornate degli Autori costituiscono una sezione autonoma promossa dalle associazioni dei registi italiani ANAC e 100 Autori. All’interno di queste è presentato Ruggine di Daniele Gaglianone, una storia di pedofilia raccontata tramite flashback e interpretata da Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino.

La 68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia
è in corso al Lido di Venezia fino al 10 settembre 2011.

Per info
www.labiennale.org/it/cinema
 
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Aurora Tamigio
Pubblicazione Settembre 2011
 



Aurora Tamigio
Dopo la maturità scientifica si è laureata in Lettere Moderne, con indirizzo storico-artistico, all'università di Pavia.
Oggi è iscritta alla facoltà di Storia dell'Arte e lavora presso l'ufficio stampa di una nota casa editrice.
Collabora come redattrice per testate web con attenzione alle pagine culturali e di opinione.

 
 
AL PACINO Star del cinema contemporaneo.
Con Wilde Salome, regia di Al Pacino, opera di Oscar Wilde.
L'attore Al Pacino (71 anni) arrivato da Los Angeles con la sua giovane compagna, per ritirare il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2011 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica; il premio è dedicato ai grandi attori del cinema contemporaneo voluto dalla Biennale di Venezia, in collaborazione con Jaeger-LeCoultre.
Video fornito da Biennale Channel
Conferenza stampa.
 
l’ultima fatica di Roman Polanski, Carnace: un cast di stelle (Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz) regge una commedia che esamina i rapporti sociali tra famiglie e tra genitori e figli.
Video fornito da Biennale Channel
Conferenza stampa di Carnage di Roman Polanski.
 
Il villaggio di Cartone di Ermanno OLMI. Film fuori concorso, il protagonista è Michael Lonsdale mentre nel cast Rutger Hauer e Alessandro Haber.
Video fornito da Biennale Channel
Conferenza stampa
 
La nostalgica sezione Orizzonti 1960-78. Una retrospettiva sul cinema italiano di ricerca tra anni ’60 e ’70.
Video fornito da Biennale Channel
 
 
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