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a cura di Aurora Tamigio
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EMILIO ISGRO’
FRATELLI D’ITALIA

Galleria Gruppo Credito Valtellinese MILANO
Dal 19 marzo 2009 al 13 giugno 2009

a cura di
Marco Meneguzzo

 

 
 
EMILIO ISGRO’, FRATELLI D’ITALIA

A Milano, al Palazzo delle Stelline, la più completa mostra mai dedicata all’artista concettuale e poeta visivo italiano ripercorre tramite tre celebri istallazioni e oltre settanta opere scelte, produzione e tematiche dagli esordi, attorno ai primi anni sessanta, fino ad oggi.

Fratelli d’Italia è il titolo dell’opera fulcro dell’esposizione, un’imponente istallazione che investe il visitatore al suo ingresso in galleria. Costituita da una lunga striscia bianca con l’inno nazionale italiano “cancellato” e brulicante di formiche, l’opera fu oggetto di polemiche e Isgrò venne accusato di essere un dissacratore. L’arte della “cancellatura” parte invece da una profonda riflessione sul “non detto” e si propone come un tentativo di evidenziare e fare riemergere i significati, ciò che la retorica ha appiattito. Nulla più retorico di un inno allora, soprattutto se pensiamo che Fratelli d’Italia è la prima tappa di un ciclo dedicato alla cancellazione degli inni nazionali europei e del mondo. Sua cifra più conosciuta, la cancellatura, come afferma il curatore Marco Meneguzzo, è “minaccia di sparizione ed epifania” e si ritrova a partire dal 1964 in tutta la sua opera, nei cicli delle “mappe” o nei “libri”. L’esposizione vanta pezzi come i famosi articoli di giornale, i “particolari di particolari”, le “storie rosse”, i “semi di arancia” (dei quali uno splendido esemplare a dimensioni gigantesche si trova nella natia Barcellona Pozzo di Gotto, al centro della piazza principale). Non mancano, lungo tutto questo percorso, intersezioni con la religione, la politica, la letteratura, il cinema. Isgrò è soprattutto un’artista poliedrico che si confronta con la società in cui vive e vi partecipa: le Biennali veneziane, gli interventi teatrali, la poesia non sono altro che diverse sfaccettature di una ricerca lunghissima che ha come filo rosso il linguaggio, visivo o verbale che sia. Una ricerca che porta ad opere come i “paradossi” o le “virgole”, una ricerca che affonda le radici in una vocazione letteraria mai dimenticata. Chiudono la mostra, nelle due stanze ricavate alla fine della galleria, altre due spettacolari istallazioni : “L’ora italiana” del 1985 e “L’avventurosa vita di Emilio Isgrò” del 1972. La prima, in memoria della strage di Bologna, si compone di venti elementi circolari dal diametro di un metro, ciascuno con incorporato un orologio funzionante, e una riproduzione audio del loro ticchettìo. La seconda, di gusto squisitamente “concettuale”, propone una serie di dichiarazioni firmate che riguardano l’artista. Milano, patria d’adozione dell’artista siciliano sin dai lontani anni ’50, ospita fino al 13 giugno nel moderno spazio espositivo della Galleria del Gruppo del Credito Valtellinese, una mostra che ripropone un artista ingiustamente messo da parte e che invece ha saputo confrontarsi con intellettuali come Calvino, Dorlfes, Feltrinelli, lasciando una traccia netta nell’arte italiana degli ultimi anni.

Aurora Tamigio

mostra visitata il 29 aprile 2009

Emilio Isgrò - Fratelli d’Italia,
Dal 19 marzo 2009 al 13 giugno 2009
Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Corso Magenta 59
+39 0248008015, +39 024814269 (fax)
www.creval.it
Ma-V h 12-19 S-D h 10 -19, chiuso il L, 2 giugno aperto 10-19

 

 



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