BIOGRAFIA
Maurizio Tangerini è nato Cento in provincia di Ferrara
nel 1958, vive e lavora a Casalecchio di Reno (Bologna).
La passione e l'attitudine per il disegno e la pittura nasce
fin da ragazzo.
Crescendo tra i professori e gli insegnanti al circolo del
D.L.F. della città natale ha affinato le capacità
e allacciato i contatti con l'ambiente artistico presente
nella provincia.
Si è iscritto all'Accademia di "Belle Arti"
di Bologna dove ha conseguito il diploma nella cattedra
principale di pittura tenuta dal Prof. E.Contini discutendo
una tesi con lo stesso professore e il docente di Storia
dell'arte Prof. Walter Guadagnini su Lucian Freud, pittore
vivente e nipote del più famoso Sigmound Freud.
Il suo lavoro si articola anche nella scultura, nell'incisione
e in tutte le altre forme e tecniche di pittura. Rappresenta
vedute luminose e tonali, città e luoghi del contemporaneo;
a questi lavori si affiancano impegnativi studi di figure
di un realismo corposo, forme plastiche tinte di vitalità
e vigore.
Luce e colore sono le sue espressioni più evidenti,
strumenti per la ricerca di una dimensione mentale dove
lo scopo principale è il raggiungimento di una dimensione
e uno stato d'animo che lo scorrere frenetico del nostro
quotidiano ci ha fatto trascurare.
Questi sono gli stimoli che rispecchiano un indole ricercatrice
e lavoratrice, sempre protesa verso una riscoperta del nuovo:
ne sono infatti una testimonianza i suoi lavori, sempre
molto diversi tra loro.
Ho esposto in varie città d'Italia in mostre collettive
e personali. Lavora nello studio di Casalecchio e insegna
in vari circoli culturali della città.
Tiene corsi di disegno, anatomia e figura, acquarello e
pittura ad oilo.
TESTO CRITICO:
Maurizio Tangerini è fautore di una espressività
che, pur traendo talvolta ispirazione dai classici, è
portatrice di un'intrinseca autonomia pittorica desumibile
dalle immagini rappresentate, attraverso le quali l'artista
evidenzia la necessità di approfondire il significato
della vita, mettendo così in risalto le tematiche
contingenti dell'umana esistenza.
Il suo obiettivo è, pertanto, la ricerca di una dimensione
mentale in cui l'opera coinvolge l'osservatore riuscendo
ad avvicinarlo, tramite una iconografia che realizza una
difficile, ma stimolante sintesi tra visione e realtà,
con l'aspirazione alla conoscenza dei misteriosi meccanismi
del creato.
Ne sono la prova e le figure e i paesaggi dipinti dal Tangerini,
dove luci e ombre, dosate con perizia, li modulano di plasticità
ed interiorità.
Il Tangerini è, indubbiamente, un artista che costruisce
ogni opera con raziocinio e mestiere.
Ed è proprio in questo nostro secolo, nel quale l'imperversare
dell'immagine elaborata dai mezzi tecnici e tecnologici
dilaga, che l'antico "Mestiere dell'artista",
che non può permettersi di lasciare nulla al caso
o di improvvisare, è mestiere molto difficile.
Infatti nell'era dell'abbandono quasi totale dei valori
etici e del decadimento di molti ideali, produrre arte autentica
è impresa ardua; significa andare controcorrente,
sfidare le tendenze prevalenti della moda: quelle del kitsch.
Sarebbe sicuramente più comodo per Tangerini rinnegare
il classicismo, dissociarsi da quelle "Regole proprie
della pittura" che tutt'oggi riescono a fare del quadro
un quadro, ove la forma è perfezione estetica, poesia
cromatica, segno chiaro e leggibile.
Ma è proprio in questo fedele e felice connubio tra
il pittore e la linearità del suo operare che Tangerini
riesce a fornire la serena e concreta tangibilità
della sua caratura artistica e qualitativa.
Prof. Bonfiglio Costetti
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