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VIAGGIO E CULTURA
agenda eventi
a cura di Valentina Mariani

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PARIGI, rive gauche.
Le isole della Senna
e il Quartiere Latino,
fino a Saint – Germain
e Montparnasse.

 

 

   
 
 
L'abside di Notre Dame - Foto V. Mariani
 
 
Parigi, rive gauche.
Le isole della Senna e il Quartiere Latino, fino
a Saint – Germain e Montparnasse.
 
Armatevi di un paio di scarpe comode e di una mappa della città con le fermate della metropolitana: questi sono i due strumenti assolutamente indispensabili per visitare Parigi. Nessuno ha bisogno di essere convinto di quanto sia meravigliosa, prima di partire. Il fascino che avvolge la Ville Lumière è tutto meritato ed è davvero difficile che le aspettative di cui ci si carica prima di partire siano deluse una volta raggiunta la meta. Anche per chi vi fa ritorno per la seconda, la terza o la quarta volta, Parigi riserva sempre qualche sorpresa e non stanca mai. Certo non è facile, se i giorni a disposizione sono pochi, scegliere cosa vedere e a che cosa rinunciare; ma indubbiamente si possono fissare alcune tappe obbligate.
 

Lo jubé di St. Etienne du mont - Foto V. Mariani
“La tête, le cœur, la moelle” di Parigi è l’Île de la Cité, una delle due isole della Senna, il punto in cui la città è stata fondata e da cui si è poi espansa nei secoli. E’ qui che sorge uno dei capolavori del gotico francese, cui Victor Hugo ha donato il suggello dell’eternità in un libro: la cattedrale di Notre – Dame, edificata nel XII secolo, celebre per le sue vetrate, gli archi rampanti e i gargouilles. Per rimanere davvero incantati dalle vetrate medievali, però, bisogna andare a vedere la vicinissima Sainte Chapelle, voluta da re Luigi IX (San Luigi) come custodia delle sante reliquie acquistate a Costantinopoli (e oggi conservate a Notre – Dame).
 

La Sorbonne - Foto V. Mariani
Edificata in soli sei anni, tra il 1242 e il 1248, è costruita su due livelli: la cappella inferiore, per la servitù del palazzo, sostiene quella superiore, per la famiglia reale. E’ proprio quest’ultima a lasciare il visitatore senza parole: le pareti non sono altro che le vetrate stesse, alte 15 metri. La Sainte Chapelle si trovava all’interno del Palazzo Reale, di cui faceva parte anche la Conciergerie, prima di diventare, a partire dal 1378, centro del sistema giudiziario di Parigi.
Per chi ha tempo e voglia di fare qualcosa di diverso dal solito, merita una passeggiata tra le sue bancarelle anche il Marché aux fleurs, su Quai de la Corse.
 
Basta attraversare il Pont St. – Louis per trovarsi in un’atmosfera differente sull’Île Saint - Louis. Anche se fino al XIV secolo le due isole non erano separate, le loro storie sono molto diverse. Poco abitata fino al ‘600, fu oggetto di uno dei primi esempi di pianificazione urbana, grazie al quale ancora oggi si presenta con un sistema architettonico coerente. Luogo ideale per concedersi una pausa dal traffico e dal movimento del resto della città.
 
Imperdibile e non molto lontano dalle isole è il Quartiere Latino, sulla rive gauche. La zona deve il suo nome alla lingua latina, unico idioma usato nel medioevo per insegnare. E’ questa, infatti, l’area di Parigi dove si concentrano le sedi delle università, le biblioteca e, di conseguenza, la vita studentesca. Prima tra tutte, per nome e prestigio, è la celebre Sorbonne, fondata nel 1253 dal teologo Robert de Sorbon e di cui nel ‘600 fu rettore anche il Cardinale Richelieu, sepolto proprio nella cappella dell’università. Proseguendo su Boulevard St. – Michel, si possono raggiungere il Pantheon e la meravigliosa chiesa di St. – Étienne – du – Mont. Il Pantheon ebbe origine come chiesa ex voto, per volere di Luigi XV, che ne affidò il progetto all’architetto Jacques Germain Soufflot nel 1754. L’edificio fu completato nel 1790, quanto gli ordini monastici furono aboliti e divenne quindi Tempio della Nazione, accogliendo le spoglie di Voltaire, Jean Jacques Rousseau e Honoré Mirabeau. Nonostante durante il XIX secolo sia stato riabilitato più volte in funzione di chiesa, divenne definitivamente luogo di sepoltura per gli eroi francesi nel 1885. Proprio in quell’anno, infatti, vi fu sepolto Victor Hugo (anche se aveva sempre detestato il Pantheon) e in seguito anche Émile Zola e Marie Curie. Dal 2002 qui si trova anche la tomba di Alexandre Dumas.

A pochi passi dal Pantheon sorge una delle chiese meno visitate dai turisti, ma tra le più belle e particolari di Parigi: Saint – Étienne – du – Mont, costruita tra il 1494 e il 1610 sulla Montagne Sainte – Geneviève, dove un tempo si ergeva l’abbazia in cui trovò sepoltura la santa nel VI secolo. All’interno della chiesa si trova l’unico jubé ancora esistente nella città, quel tramezzo, cioè, che separa il presbiterio dalla navata e sul quale è appeso un crocifisso.
Un’altra bella chiesa, in stile gotico, che si trova nel Quartiere Latino è quella di St. – Séverin (XIII – XV secolo). Qui vicino si può anche bere qualcosa al Café Procope, il più antico di Parigi, dove d’Alambert e Diderot stilarono l’Encyclopedie, ma anche luogo dell’incontro tra Benjamin Franklin e Luigi XVI.

 
St. - Etienne - du - Mont - Foto V. Mariani
Il Pantheon - Foto V. Mariani
 
Per una pausa l’ideale è muoversi verso il quartiere di Saint – Germain e Montaparnasse e sedersi sulle panchine o sulle sedie (che si possono spostare e posizionare a proprio piacimento) del Jardin du Luxembourg, giardino del Palazzo del Lussemburgo (inizio del XVII secolo), voluto da Maria de’ Medici, moglie di Enrico IV, per curare la nostalgia di Palazzo Pitti e dei Giardini dei Boboli della sua città natia.
Questa è la zona per eccellenza di caffè letterari, jazz club, librerie e bistrot. La brasserie più famosa è senza dubbio La Coupole, in Boulevard de Montparnasse, che negli anni ’30 vantava tra i suoi clienti abituali Ernest Hemingway, Jean Cocteau e Francis Scott Fitzgerald. Per chi vuole spendere un po’ meno, però, ai piedi della Tour de Montparnasse si possono trovare innumerevoli crêperies bretoni.
Tra uno spuntino e una libreria, anche qui due chiese imperdibili: Saint – Germain des Prés, con il campanile più antico di Parigi, e l’Église St. – Sulpice, che sorge in una delle zone migliori per distrarsi con un po’ di shopping.
 
Il Jardin e il Palais du Luxembourg - Foto V. Mariani
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Valentina Mariani
Viaggio Parigi novembre - pubblicazione dicembre 2011
 



Valentina Mariani
Valentina Mariani (Varese, 1988) dopo il diploma al liceo classico, ha conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne con curriculum storico – artistico presso l’Università degli Studi di Pavia. Attualmente è iscritta alla laurea magistrale in Storia delle Arti dall’Antichità al Contemporaneo nello stesso ateneo. Da sempre appassionata di scrittura, negli anni passati ha partecipato con buoni risultati a diversi concorsi letterari. Collabora con alcune testate web che si occupano di storia dell’arte ed esposizioni temporanee.
 
 
La cappella inferiore
Sainte Chapelle
 
L'interno della chiesa
di St. Séverin
 
La Cattedrale di
Notre Dame
 
Foto V. Mariani
 
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