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a cura di Valentina Mariani

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JOAN MIRO'

 

 

   
   
 
Foto Fondazione Mirò Barcellona - Copyright Archivio Sognoelektra
 
 
 
La Fundaciò Joan Mirò a Barcellona: un museo di arte contemporanea da sempre all’avanguardia.
 
Era la fine degli anni ’60 e Joan Mirò, artista catalano nato nel 1894 a Barcellona, aveva ormai raggiunto l’apice della propria carriera. Il suo nome era conosciuto a livello internazionale grazie alla conquista del premio per la grafica alla Biennale di Venezia nel 1954 e successivamente, nel 1958, del Premio Internazionale Guggenheim. Nacque allora in lui l’idea di lavorare, insieme all’amico Josep Lluìs Sert, al progetto di un “Museo Mirò” nella propria città natale.

Foto Fondazione Mirò Barcellona - Copyright Archivio Sognoelektra

 

Foto Fondazione Mirò Barcellona - Copyright Archivio Sognoelektra 
Lo spazio espositivo, che si trova nel Parc de Montjuïc, fu pensato per contenere le opere dell’artista e si sviluppa, ispirandosi a modelli tipicamente mediterranei, intorno a un patio centrale, secondo le linee dell’architettura razionalista. L’edificio è un bellissimo esempio di dialogo tra l’architettura e lo sfondo paesaggistico.
La Fondaciò Joan Mirò venne inaugurata nel 1975 e attualmente conserva più di 14000 opere dell’artista catalano, tra dipinti, sculture, ceramiche e disegni. Accanto a questo preziosissimo patrimonio si trova anche una discreta collezione di arte contemporanea, nata a un anno dalla morte dell’artista, avvenuta nel 1983.
 
 
Questa comprende opere, tra gli altri, di Balthus, Marcel Duchamp, Max Ernst, Fernand Léger, Robert Rauschenberg e Yves Tanguy. Un ulteriore lascito avvenne nel 1976, quando Aimé Maeght lasciò alla Fondazione la sua collezione di disegni e stampe di artisti contemporanei; proseguirono poi le donazioni da parte di numerosi artisti. Tra gli altri, anche Alexander Calder fece dono di una propria opera, Fonte di Mercurio, in nome della sua amicizia con Joan Mirò. Accanto a questa, se ne trova un’altra dello stesso artista, Corcovado, un lascito di Josep Lluìs Sert.
Nel momento storico della sua creazione ad opera di Mirò, la Fondazione si pose come una brillante chiave di rivitalizzazione della vita artistica di Barcellona; essa era infatti la prima istituzione pubblica della città destinata alla promozione dell’arte contemporanea. Da subito, infatti, fu identificata come Centro di Studi di Arte Contemporanea: un museo dinamico quindi, pensato non solo per l’esposizione delle opere dell’artista catalano, ma anche come luogo di incontro e di scambio, di apertura e di studio verso la contemporaneità.

Di notevole pregio, in tal senso, è la presenza del Fondo Documentario, composto da un Archivio e da una Biblioteca. Il primo raccoglie più di 13000 opere (disegni preparatori, bozzetti, modelli) di Mirò, oltre alla corrispondenza dell’artista e al materiale fotografico. La Biblioteca, invece, ha come obiettivo la raccolta e la conservazione della letteratura su Mirò, ma vanta anche una collezione di letteratura artistica del XX e XXI secolo. Il materiale è a disposizione di studenti e appassionati e la struttura collabora con il centro di ricerca della Fondazione. Nel 1976, l’artista stesso fece un lascito alla Biblioteca, che grazie a un’ulteriore donazione dei suoi familiari, dal 2007 possiede ben 1783 volumi della sua biblioteca personale, quello che è chiamato Fondo Joan Mirò; questi libri costituiscono un nucleo fondamentale per lo studio della figura di Mirò, permettendo un approccio diretto con i suoi interessi letterari e quindi le influenze che poté subire nel corso della sua carriera artistica. Accanto a questo, esiste inoltre il Fondo Josep Lluìs Sert, composto da circa 3000 volumi, donati in parte dall’architetto del 1982 e in parte dal suo amico e collaboratore Jaume Freixa nel 2003.
All’interno della Fundaciò Mirò si trova anche Espai 13. Questo spazio si chiamava in origine Espai 10 e per tre decenni si è offerto come luogo di esposizione di artisti emergenti, attraverso mostre seguite da curatori indipendenti, dediti allo studio di allestimenti nuovi e alternativi, oltre che alla ricerca di nuovi talenti.

Il pubblico della Fondazione è poi coinvolto in una serie di attività che ruotano intorno a due perni fondamentali, gli stessi che sono alla base della vita del museo: l’opera di Mirò e un’attenzione particolare alle molteplici manifestazioni artistiche della contemporaneità. Vengono quindi organizzati corsi e seminari, ma anche concerti, worshop o spettacoli, dedicati a diverse tipologie di utenza, come le famiglie, il grande pubblico oppure gli Amici della Fondazione, o ancora, le scuole.
 
Un occhio di riguardo è proprio rivolto agli aspetti didattici, grazie all’esistenza del Dipartimento Educativo della Fundaciò Joan Mirò, che offre un programma di apprendimento volto alla comprensione del contenuto del museo, disponibile in diverse varianti a seconda delle fasce d’età, dai bambini fino agli adulti. E’ così possibile compiere delle visite guidate all’interno del museo, oppure delle visite con l’ausilio di materiale didattico, ma anche dei laboratori o delle visite interattive.
La Fondazione mette infine a disposizione una risorsa multimediale che, divisa tra video, attività ed esplorazione, offre contenuti interattivi sulla figura e il lavoro di Joan Mirò. Si tratta di Play Mirò, reperibile all’indirizzo www.bcnmultimedia.cat/projectes/arqmiro/PlayMiro.html
 
FUNDACIÓ JOAN MIRÓ
Parc de Montjuïc s/n
08038 Barcelona
da martedì a sabato h 10 – 19 (da ottobre a giugno), h 10 – 20 (da luglio a settembre)
giovedì h10 – 21.30
domenica e festivi h 10 – 14.30
chiuso nei lunedì non festivi
http://fundaciomiro-bcn.org/

Valentina Mariani
aprile – maggio 2011
 
 



Valentina Mariani
Valentina Mariani (Varese, 1988) dopo il diploma al liceo classico, ha conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne con curriculum storico – artistico presso l’Università degli Studi di Pavia. Attualmente è iscritta alla laurea magistrale in Storia delle Arti dall’Antichità al Contemporaneo nello stesso ateneo. Da sempre appassionata di scrittura, negli anni passati ha partecipato con buoni risultati a diversi concorsi letterari. Collabora con alcune testate web che si occupano di storia dell’arte ed esposizioni temporanee.
 
 
 
 
 
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