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MUSEI
a cura di Valentina Mariani

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Palazzo Grassi e Punta della Dogana
a Venezia – François Pinault Foundation
   
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Foto: © Matteo De Fina
 
 
 
Palazzo Grassi e Punta della Dogana
a Venezia – François Pinault Foundation
 

Oggi accoglie un’importante collezione di arte contemporanea ed è sede di grandi mostre; la sua storia si svolge nell’arco di poco più di due secoli e mezzo, durante i quali l’edificio ha visto cambiare di continuo i suoi proprietari. La costruzione di Palazzo Grassi ebbe inizio intorno al 1740, per volere della famiglia Grassi, di cui ancora oggi conserva ricordo nel suo nome.

 
Joana Vasconcelos “Contamination”, 2008 - (Tricot et crochet en laine faits main, maille acrylique industrielle, tissus, ornements, polystirène, polyester, câbles d'acier)  
Photo: ORCH:  Orsenigo_Chemollo
Courtesy: Palazzo Grassi
Originari di Chioggia, commissionarono la progettazione della loro abitazione, che si sarebbe affacciata sul Canal Grande, all’architetto Giorgio Massari, che in quel momento stava lavorando anche all’edificazione di Ca’ Rezzonico. Il palazzo rimase proprietà della famiglia per circa un centinaio di anni; poi, nel 1840, Domenico e Angelo Grassi, vista sfumare brevemente la loro ricchezza, lo cedettero alla Società Veneta Commerciale di Spiridione Papadopoli. Da quel momento i proprietari cambiarono di continuo e il palazzo assunse di volta in volta funzioni diverse: negli anni ’50 dell’Ottocento fu addirittura adibito, per un breve periodo, ad albergo, dalla moglie del pittore ungherese Józsej Agost Schöfft. Nel 1949 fu comprato da una società immobiliare che vi installò un Centro Internazionale dell’Arte e del Costume.
 
Palazzo Grassi divenne finalmente uno spazio espositivo negli anni ’80: fu infatti acquistato dalla Fiat, che ne affidò il restauro a Gae Aulenti. Da quel momento si trasformò in un centro di grande prestigio, come sede per grandi mostre di arte e di storia della civiltà. Non molto tempo dopo la morte di Gianni Agnelli, il gruppo Fiat vendette Palazzo Grassi e ne divenne nuovo proprietario l’imprenditore francese François Pinault: così l’edificio è diventato il luogo di esposizione della
   
sua ricca collezione di opere d’arte moderna e contemporanea, intorno alla quale vengono periodicamente organizzate esposizioni temporanee. Pinault decise di restaurare Palazzo Grassi e affidò l’incarico all’architetto giapponese Tadao Ando: all’edificio è stato applicato uno stile sobrio; interventi minimalisti di modernizzazione hanno rispettato la storicità del luogo, rendendolo fruibile come spazio contemporaneo per l’esposizione delle opere e per l’accoglienza dei visitatori.
L’intervento dell’imprenditore francese in laguna nello scorso decennio non si limitò all’acquisizione e al rinnovamento di Palazzo Grassi. Il 19 luglio 2006, infatti, la città di Venezia pubblicò un bando per la creazione di un centro per l’arte contemporanea a Punta della Dogana (laddove sin dal XV secolo si trovava la dogana, sul luogo allora chiamato “Punta del sale”). Jean-Jacques Aillagon, direttore di Palazzo Grassi, presentò la candidatura e vinse il 27 aprile 2007, contro la Fondazione Solomon R. Guggenheim: il progetto prevedeva il rinnovamento di Punta della Dogana ad opera di Tadao Ando e l’esposizione di una selezione di opere della collezione Pinault. L’8 giugno François Pinault firmò la convenzione della partnership tra il Comune di Venezia e Palazzo Grassi per una durata di 33 anni e presentò pubblicamente il progetto dell’architetto.
I lavori si svolsero tra gennaio 2008 e marzo 2009 e il 6 giugno 2009 gli spazi di Punta della Dogana aprirono al pubblico con la mostra Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection, che proseguiva anche nelle sale di Palazzo Grassi.
In concomitanza con le mostre, Palazzo Grassi e Punta della Dogana organizzano cicli di incontri con gli artisti; il prossimo è in programma per il 21 marzo 2012 e avrà per protagonista l’artista algerino Adel Abdessemed, introdotto come di consuetudine dalla curatrice Caroline Bourgeois. Degna di nota è anche l’iniziativa “L’Opera parla”, una serie di incontri volti alla scoperta delle opere esposte nelle due mostre in corso, Elogio del dubbio (fino al 31 dicembre 2012) e Il mondo vi appartiene (fino al 21 febbraio 2012). Gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con i docenti dell'Università Ca' Foscari, dello IUAV di Venezia e dell'Accademia di Belle Arti e sono pensati come un momento di scambio interdisciplinare tra studenti e professori dei tre istituti.
Numerose sono anche le iniziative legate alla didattica: st_art è il titolo sotto il quale si raccolgono laboratori e percorsi pensati per differenti fasce di età, rivolti alle scuole, ma anche alle famiglie. I programmi si possono consultare a questo indirizzo: www.palazzograssi.it/start/didattica-arte-contemporanea
 
 
INFO
Palazzo Grassi e Punta della Dogana
sono aperti tutti i giorni dalle 10 alle 19,
tranne il martedì, il 24 e il 25 dicembre. La biglietteria chiude alle 18.
 
   
   
   
Biglietto intero: 15€ / Punta della Dogana o Palazzo Grassi; 20€ / Punta della Dogana + Palazzo Grassi
Biglietto ridotto: 10€ / Punta della Dogana o Palazzo Grassi; 15€ / Punta della Dogana + Palazzo Grassi
Per tutte le informazioni, si può consultare il sito www.palazzograssi.it
 
Valentina Mariani
Pubblicazione 9 Marzo 2012



Valentina Mariani
Valentina Mariani (Varese, 1988) dopo il diploma al liceo classico, ha conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne con curriculum storico – artistico presso l’Università degli Studi di Pavia. Attualmente è iscritta alla laurea magistrale in Storia delle Arti dall’Antichità al Contemporaneo nello stesso ateneo. Da sempre appassionata di scrittura, negli anni passati ha partecipato con buoni risultati a diversi concorsi letterari. Collabora con alcune testate web che si occupano di storia dell’arte ed esposizioni temporanee.
 
 
 
Thomas Houseago
L’homme pressé
Photo ORCH Orsenigo_Chemollo
Courtesy:  Palazzo Grassi
Giuseppe PENONE
Respirare l’ombra, 1998
bronzo, oro / bronze, gold / bronze, or cm 185 × 90 × 165
particolare / detail / détail
Respirare l’ombra - foglie di tè, 2008
foglie di tè, rete metallica, bronzo / tea leaves, wire mesh, bronze / feuilles de thé,
treillis métallique, bronze
moduli / modules / modules / cm 117 × 78 × 9 ciascuno / each / chacun
elementi di bronzo / bronze elements / éléments en bronze
© G. PENONE BY SIAE 2011
© PALAZZO GRASSI, PH: ORCH ORSENIGO_CHEMOLLO
Loris GRÉAUD
Gunpowder Forest Bubble , 2008
36 alberi artificiali in resina polistirolo, fibra di vetro, acciaio, schluma polluretanica,
pittura, polvere da sparo ; luna in plastica, motore, neon, metallo / 36 artificial trees in
resin, polystyrene, fiberglass, steel, polyurethane foam, paint, gunpowder ; plastic
moon, motor, neon, metal / 36 arbres artificiels en résine, polystyrène, fibre de verre,
acier, mousse polyuréthane, peinture, poudre à canon ; lune en plastique, moteur,
néons, suspension en métal
Ciascuno / each / chacun cm 600 x 200 Luna / Moon / Lune : ø CM 250 particolare / detail / détail
© LORIS GRÉAUD
COURTESY YVON LAMBERT
© PALAZZO GRASSI, PH: ORCH ORSENIGO_CHEMOLLO
 
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