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a cura di Aurora Tamigio
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1610-2010: QUATTROCENTO ANNI DI CARAVAGGIO

EVENTI IN TUTTA ITALIA CELEBRANO IL PITTORE PIU' AMATO DI TUTTI I TEMPI

 

caravaggio

 

 

 
 
1610-2010: QUATTROCENTO ANNI DI CARAVAGGIO.
EVENTI IN TUTTA ITALIA CELEBRANO IL PITTORE PIU' AMATO DI TUTTI I TEMPI.

 

Il 18 luglio 1610 su una spiaggia di Porto Ercole moriva Michelangelo Merisi da Caravaggio.
Se Michelagnolo Amerigi non fusse morto sì presto, averia fatto gran profitto nell'arte per la buona maniera che presa avea nel colorire del naturale.


Il lapidario giudizio di Giovanni Baglione rende grandiosamente l'idea di quanto combattuto dovesse essere già allora il giudizio sull'appena scomparso Caravaggio. Qualcuno disse che come solo a pochi uomini è concesso di fare, Michelangelo Merisi seppe farsi artefice e sceneggiatore della propria morte: amici, nemici, nessuna bottega e una «schola» che ci mise meno di un secolo a diventare un movimento internazionale. Questo fu il Caravaggio, e a quattrocento anni dalla morte le celebrazioni in suo onore non sono mai state così tante.

A partire dall'appena istituito Comitato Nazionale per il IV centenario della morte di Caravaggio, presieduto da Maurizio Calvesi, l'Italia intera vede un fiorire di mostre ed eventi dedicati al più affascinante pittore di tutti i tempi.
Oltre alla monografica allestita a partire dal 18 febbraio e terminata lo scorso 13 giugno alle Scuderie del Quirinale, Firenze ospiterà "Caravaggio e caravaggeschi a Firenze" fino al 17 ottobre, agli Uffizi e alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti. A Milano si svolgerà un convegno internazionale nel giorno del compleanno del Merisi (il 29 settembre) mentre a Roma si terrà quello che chiuderà le celebrazioni. Prendono inoltre nuovo slancio gli studi sul pittore lombardo non solo intorno alle ormai del tutto ricostruite vicende biografiche (pare ormai ad un passo dall'essere esaudita la speranza di veder liberato il Caravaggio dall'obsoleta categoria di “pittore maledetto”) ma anche sulla sua straordinaria rivoluzione pittorica da un punto di vista tecnico, tematico e iconografico.
Un' interessante novità è giunta dall'allestimento davvero originale dell'appena conclusa mostra romana alle Scuderie del Quirinale. La coraggiosa scelta degli organizzatori (l'idea della mostra è stata di Claudio Strinati, la cura di Rossella Vodret e Francesco Buranelli) è stata quella di mettere in luce per una volta non il seguito del Caravaggio né l'eco europea della sua pittura, ma la sua eccezionalità soprattutto tematica attraverso confronti e accostamenti di opere provenienti da pinacoteche di tutto il mondo, mai esposte prima di questo momento nella stessa rassegna.
Due piani di esposizione per un totale di 24 opere di attribuzione certa possibile grazie ad accurati studi filologici sulle opere stesse e sui documenti. La National Gallery di Londra, la Pinacoteca di Brera, il Metropolitan Museum di New York, l'Ermitage, la Gemaldegalerie di Berlino sono solo alcuni dei prestigiosi enti che hanno offerto in prestito le loro opere rendendo possibili accostamenti come quello delle due Cene di Emmaus o dei Musici con Il suonatore di liuto, oltre al contributo delle gallerie romane per le tre versioni del San Giovanni Battista o l'eccezionale concessione da parte dell'Ambrosiana della Canestra di frutta, uscita per la prima volta dalla sua sede originale.

Ancora, in ambito sacro, si sono viste messe a confronto alcune delle grandi pale romane con altre del periodo siciliano come il Seppellimento di Santa Lucia, una delle ultimissime tele del maestro lombardo.
Ne è scaturito dunque un percorso coerente e circoscritto volto ad una valutazione dell'iter caravaggesco non solo da un punto di vista cronologico o dell'influenza di un maestro nei confronti della sua “bottega” (termine improprio se si parla di Caravaggio) ma dell'unicità assoluta de colorir che ha introdotto e più in generale del naturalismo del maestro lombardo nei suoi caratteri di assoluta fedeltà al vero e di intensa resa dei sentimenti umani.
Per questo a quattrocento anni dalla sua morte, Caravaggio si conferma anche da un'inchiesta del NY Times come il pittore più amato di tutti i tempi, notizia confermata dal record di visite quotidiane alla mostra del Quirinale: 5.088 visitatori al giorno, dato eccezionale per una mostra italiana. In questo anno caravaggesco ancora un evento d'eccezione aspetta gli appassionati: il 18 luglio in tutta Italia è la “Notte del Caravaggio”, con la Galleria Borghese aperta dalle 19 alle 24 per esporre cinque dei suoi caravaggio mentre il San Giovanni Battista, che Merisi portava con sé nell'ultimo viaggio, sarà a Porto Ercole. A Roma, alla Galleria Corsini anche il Narciso, la Giuditta e Oloferne e il San Giovanni. Completano il panorama le chiese romane di San Luigi dei Francesi, Santa Maria del Popolo e Sant'Agostino i cui caravaggio nelle cappelle beneficeranno di un'illuminazione particolare e di orari d'apertura straordinari.


Aurora Tamigio

giugno 2010

 



Aurora Tamigio
Aurora Tamigio, dopo la Maturità Scientifica è iscritta all’Università degli Studi di Pavia nella facoltà di
Lettere Moderne, con indirizzo in Storia dell’Arte; collabora con associazioni di editoria e culturali per ampliare le proprie conoscenze
nell’ambito editoriale.
Ha collaborato come redattrice
per giornali di quartiere e
studenteschi con particolare
attenzione alle pagine culturali e
di opinione.


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